Franco Facchini
Disperata e senza luogo
2012
Franco Facchini, bolognese di nascita, ha abitato a lungo a Trieste e da una decina d’anni risiede nella Svizzera tedesca, nei dintorni di Zurigo. Ha tradotto dal francese (Blanchot) e ha pubblicato vari libri d’arte, anche per bambini. La sua poesia, spesso di carattere epigrammatico, è tendenzialmente filosofica, e quindi povera di figure e di oggetti, e ricca invece di pensieri. Le due procedure argomentative e retoriche più frequenti nei suoi testi sono il paradosso e l’ossimoro: spie di un’incertezza o ambiguità che tocca l’io poetante, ma che coinvolge anche la realtà che ci circonda, inducendoci a osservarla con un grado maggiore di attenzione.
Aus: Franco Facchini. Disperata e senza luogo. 2012
Cosa non vedo della figura che guardo
nascosta da corpi invisibili
depositanti ombra?
Cosa nasconde quella figura
che genera scorie e ne è essenza,
mentre frantuma i suoi margini
con l'irrequietezza di restarne
inscindibile sempre?
Esiste un suo centro, nel quale
trovare nutrimento e dove l' occhio
possa trovarsi come in una nascita?
Cosa riceve lo sguardo dallo sguardo
nella luce del mondo, nel buio
del mondo oscuro, che grida segreti e rimanda
all'occhio il segreto di ogni figura?