Giuseppe Curonici
L'interruzione del Parsifal dopo il primo atto
Interlinea edizioni, 2002
Aus: Giuseppe Curonici. L'interruzione del Parsifal dopo il primo atto. Interlinea edizioni, 2002
Tiefenbronn stava in attesa sulla soglia, al livello del marciapiede. Mi accolse allargando le braccia. Ansioso e indaffarato mi fece entrare. Mi arrestai con una sensazione di spaesamento. Era come se fossi entrato in un crepuscolo, oppure un ambiente color acqua. Mi guardavo intorno cercando di capire che luogo fosse. Era una vetrina. Più esattamente, un negozio vuoto, sfitto, dove la parete più lunga era la vetrina. Avevano dipinto di bianco la faccia interna dei vetri in mondo da renderli opachi. Provai a toccare. Sembrava gesso. La vernice perfettamente candida, porosa e vellutata come talco lasciava filtrare il chiarore del giorno. Dall’esterno non si vedeva niente. All’interno si era formata una penombra trasparente. Era una luce ribassata, diffusa e uguale. Una sera chiara e lucida che dura tutto il giorno senza tramontare. Alla zona immediatamente accanto al vetro il maestro aveva dato il nome di studio. Quelli della pubblica assistenza finito il trasloco se ne erano andati e avevano chiuso dietro di sé la porta, lasciando numerosi oggetti in ordine e allineati. Ma erano passati otto o dieci mesi. Partiture d’orchestra, fogli, bollettini, libri, riviste illustrate, fasci di carte con nastri e programmi di concerti si erano rovesciati da scaffali e coprivano il pavimento.