Alice Ceresa
Bambine
1990
Aus: Alice Ceresa. Bambine. 1990
Occorre disegnare, per incominciare, una piccola città. Una fila di fciate allineate in primo piano, ognuna munita pulitamente di almeno una porta d'accesso sulla strada,finestre ai vari livelli nonchè qualche balcone irregolare nella sequenza, tetti spioventi e quindi più o meno a punta, a meno dal punto di vista di chi guarda, con comignoli fumanti o meno a seconda, si deve immaginare, della stagione.
Tutte le case, quale più alta e quale più bassa, allineate graziosamente talora accostate e talaltra distanziate o circondate da giardino: in tal caso però ingabbiate da arbusti o muretti o quantomeno infermiate, e sempre provviste di cancello in genere chiuso orse a esporre più compiuta mente ighirigori.
Per esclusione così nascono le strade con incroci obbligati talora fatti a piazza, quest'ultima magari trasformabile al centro in parco o comunque verde pubblico, con panchine e lampioni e accessibile da ogni lato.
Qualcuna delle case va ora munita di negozi e quindi di insegne recanti scritte varie, la dicitura lasciando soltanto l'imbarazzo della scelta, qui la limiteremo a arti e servizi e mestieri nonche generi e sabile utilita per i bisogni impellenti del l'umana sopravvivenza fra cui ci guarde remo bene dall'escludere anche distrazioni e sollazzi di ogni sorta.
Su una delle piazze,e magari la migliore, accosteremo insieme la chiesa e il municipio, affinchè i figli dell'uomo possano nascere legittimati da una unione da addirittura e per maggiore sicurezza queste sedi...