Fabiano Alborghetti

Fabiano Alborghetti, nato nel 1970, ha scritto di critica, fondato riviste, creato programmi radio, progetti in carceri, scuole e ospedali ed è promotore culturale. Ha pubblicato sei raccolte tra le quali «Maiser», che ha vinto un Premio svizzero di letteratura. (2022)
Werke (Auswahl)
Corpuscoli di krause.
Gabriele Capelli Editore, 2021
Maiser.
Edizione Marcos y Marcos, 2017
Directory of the Vulnerable.
2013
L'opposta riva (dieci anni dopo).
La Vita Felice, 2013
Registro dei fragili.
Edizioni Casagrande, 2009
Verso Buda.
LietoColle, 2004
Corpuscoli di krause
Gabriele Capelli Editore, 2021
Un titolo enigmatico quello della nuova raccolta poetica di Fabiano Alborghetti, fresca di pubblicazione da Capelli editore. I corpuscoli di Krause sono recettori sensoriali termici e tattili. Anche in questo libro Alborghetti evidenzia il respiro poematico della sua poesia: i testi, organizzati in sezioni, portano lo sguardo sempre al di fuori dell’autore. Con una scrittura precisa, che spesso si nutre di un lessico settoriale, il poeta ci dice che siamo un unico corpo e che la sofferenza degli altri è la nostra.
Aus: Fabiano Alborghetti. Corpuscoli di krause. Gabriele Capelli Editore, 2021
«Gridano, non è vero? Ti assediano
nonostante il buio di un cassetto
dove hai riposto voci, visi, le storie consumate
ma irrisolte. Sono immagini del mondo:
quelle atroci ed involute, quelle nere
che fumano di cenere e di corpi
di vuoti impronunciabili. Talvolta
le disponi con un ordine
che assomiglia a una deriva
e non sai, non trovi un senso
e pesano negli occhi, lo so.
Le riponi e ritornano.
Ne ritagli altre dai giornali, altre storie
altre vite. Altre assenze
o geografie, altre grida farsi roche
e talvolta son le tue, dando voce a chi non c’è.»
Sa, 28.05.22, 11:00
Maiser
Edizione Marcos y Marcos, 2017
Romanzo in versi, forte e toccante, che ruota attorno ad una storia di emigrazione italiana in Svizzera. Fermina e Bruno arrivano in Ticino per lavorare la terra che darà i natali ai loro figli. La nostalgia del paese d’origine fa capolino tra i loro sacrifici, ma la Svizzera se la sentono addosso.
Aus: Fabiano Alborghetti. Maiser. Edizione Marcos y Marcos, 2017
Una sera d’estate Francesco con Chiara
a parlar là di fuori, a sentirsi al di fuori
di ciò che sono
e che sanno.
Fuori posto e precari
perché brutale è talvolta
il non sapere che lato:
italiani o stranieri oppure
svizzeri nati.
Fr, 26.05.17, 17:00
Sa, 27.05.17, 15:00
L'opposta riva (dieci anni dopo)
La Vita Felice, 2013
Ogni giorno centinaia di disperati tentano di raggiungere l’Italia o l’Europa con mezzi di fortuna. Chi ce la fa è spesso costretto a una vita invisibile e di stenti. Dal 2001 al 2003 Alborghetti ha vissuto con i clandestini, ridando loro una voce e dignità nella raccolta di poesie «L’opposta riva» (Lietocolle, 2006). A dieci anni di distanza, l’autore ha sentito l’esigenza di riscrivere l’intero libro e di svelare anche i nomi celati nelle storie.
Aus: Fabiano Alborghetti. L'opposta riva (dieci anni dopo). La Vita Felice, 2013
Poi la notte agganciava un occhio alle ombre
e l’altro lasciava tornare alla Medina
per riunirsi al vero corpo, ritrovare consistenza:
tracimavo di vita allora e fame
sapevo dire il mio nomesenza abbassare gli occhi, diceva. Qui invece
la voce vive ancora nella stiva...
Fr, 30.05.14, 12:00
Fr, 30.05.14, 16:00
Registro dei fragili
Edizioni Casagrande, 2009
Alborghetti ha al suo attivo diverse raccolte di poesie, testi per il teatro, mostre fotografiche e numerosi contributi in antologie e riviste letterarie. Nel 2008 ha rappresentato la Svizzera e l’Italia al festival internazionale di poesia Other Words. Prendendo spunto da un fatto di cronaca, nel suo recente Registro dei fragili indaga con acribia, piglio narrativo, linguaggio schietto e forte carica espressiva «le casistiche relazionali che regolamentano l’andamento fisico, orale e morale della famiglia» (dalla nota dell’autore).
Aus: Fabiano Alborghetti. Registro dei fragili. Edizioni Casagrande, 2009
Canto 5.
Metteva il figlio in fondo al dire con l’orgoglio
del buon seme messo bene nella donna e ne vantava in ampi gesti
con parole da rivista da barbiere: figlio forte
ripeteva quando cresce come me deve pensare
e poi gli insegno anche il mestiere. Lo prendeva per le spalle
lo scoteva come merce mentre il figlio gli annuiva
troppo intenso d’emozione per quel ruolo designato…